Ogni giovane che si rieduca, è una generazione che si salva
La comunità Borgo Amigó, dal nome del fondatore della congregazione religiosa dei Terziari Cappuccini dell’Addolorata, Padre Luigi Amigó y Ferrer, è nata alla periferia di Roma il 12 Luglio 1995 per iniziativa di Padre Gaetano Greco, cappellano del carcere minorile di Roma “Casal del Marmo”. Situata nel quartiere Casalotti, Borgo Amigó è una “casa-famiglia” che ospita minori e giovani adulti sottoposti a misure alternative alla detenzione, minori stranieri non accompagnati e minori sottoposti a provvedimenti civili.
Il Borgo ospita 20 ragazzi tra i 14 anni e i 25 anni. Qui si insegna ai ragazzi che l’essenza della vita è un sano realismo che ci fa comprendere come, nell’esistenza umana, niente si dà invano e che tutto va conquistato attraverso la fatica e il sacrificio.
Come nelle città medievali il borgo, con la sua piazza, costituiva il centro propulsore della vita cittadina, così la nostra Casa è il centro di irraggiamento di una rete di solidarietà e di servizio verso quei ragazzi che più di altri fanno fatica nel loro cammino di crescita.
Borgo Amigó è un posto accogliente, piacevole. Per padre Gaetano “è il primo impatto quello che determina le scelte di rimanere o andar via, e grazie a Dio molti ragazzi rimangono anche se devono stare a delle regole, proprio perché qui stanno bene”.
I ragazzi sono di diverse nazionalità e rimangono nella nostra comunità in base ai tempi stabiliti dai magistrati o dai servizi sociali. Alcuni proseguono la permanenza dopo tale periodo, in base alle necessità e possibilità di ognuno.
È una strada di speranza, vitalità, fatica e gioia.
A oggi Borgo Amigó ha ospitato più di 200 ragazzi e rappresenta per molti una nuova famiglia, dove crescere insieme e prepararsi a una vita nuova.